IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  Considerato  che  con  i  decreti  del Presidente del Consiglio dei
Ministri  pro-tempore in data 14 marzo 2000 e 12 maggio 2000 e' stato
dichiarato  lo  stato  di  emergenza per gli eventi sismici che hanno
colpito  alcuni  comuni  della  provincia di Roma l'11 marzo 2000 e i
comuni  di  Piancastagnaio,  Radicofani,  Abbadia  San Salvatore, San
Casciano  dei  Bagni  in  provincia  di  Siena  e  Castell'Azzara  in
provincia di Grosseto il 1o aprile 2000;
  Considerato  che  le  dichiarazioni  dello  stato di emergenza sono
state  adottate  per  fronteggiare  situazioni  che per intensita' ed
estensione richiedono l'utilizzo di mezzi e poteri straordinari;
  Considerato  che una parte degli interventi sono tuttora in corso e
che, quindi, l'emergenza non puo' ritenersi conclusa;
  Viste  le  richieste  fatte  pervenire dai presidenti della regione
Lazio  con  nota  n. 1731 dell'11 giugno 2001 e della regione Toscana
con nota n. 101/10072/8.3.1 del 27 giugno 2001;
  Visto l'art. 5, comma 1, della legge 24 febbraio 1992, n. 225;
  Vista  la  deliberazione  del Consiglio dei Ministri adottata nella
riunione del 28 giugno 2001 su proposta del Ministro dell'interno;
                              Decreta:
  Ai  sensi  e  per  gli  effetti  dell'art.  5, comma 1, della legge
24 febbraio  1992,  n.  225,  e'  prorogato fino al 30 giugno 2002 lo
stato  di  emergenza nei territori colpiti dagli eventi calamitosi di
cui in premessa.
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
    Roma, 28 giugno 2001
                                            ll Presidente: Berlusconi